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  • Immagine del redattoreGiovanni Rusconi

Lo stile reportage matrimonio


Lo stile reportage matrimonio appena dopo la cerimonia

La sposa e lo sposo si rivolgono al mondo dopo la cerimonia come una coppia sposata per la prima volta. Gli ospiti sono vicini e questa è la prima volta che condividono la gioia dei novelli sposi, accolgono I loro desideri e celebrano la nuova unione. Se il fotografo si intromettesse a questo punto per fare fotografie in posa, l’ambiente e il senso dell’occasione sarebbero distrutti di colpo. Invece, questa è la migliore opportunità in tutta la giornata per utilizzare lo stile reportage matrimonio per scattare foto.


Il fotogiornalismo, o la fotografia di matrimonio in stile reportage

Il fotogiornalismo, o matrimonio in stile reportage, ha molte somiglianze con la fotografia giornalistica incentrata sui soggetti umani. Si tratta di registrare gli eventi per come accadono, con interazione zero o limitata al massimo tra il fotografo e I soggetti. L’abilità del fotografo sta nell’anticipare I movimenti di una situazione mentre si sta dispiegando per ritrovarsi nella migliore angolazione per catturare la sequenza.



La fotografia reportage dovrebbe avere un tocco naturale ma professionale, nel riflettere le espressioni, le gioie e le emozioni. Senza questi elementi le immagini sarebbero senza vita e affettate. Un approccio molto considerato, per cui tutte le immagini hanno un qualche valore, sarà molto più fruttuoso di uno stile a mitragliatrice e ridurrà decisamente il tempo di scelta e rielaborazione delle immagini.


Anticipare I movimenti e le interazioni tra le persone è il segreto nello stile reportage matrimonio

Nonostante la fotografia di matrimonio sia incentrata sul “momento decisivo”, come henri cartier-bresson la chiamò, anticipare la sequenza degli eventi innalza nettamente la possibilità di successo. Per quanto speciali o all’avanguardia la coppia possa pensare di essere nel progetto del matrimonio, c’è necessariamente una sottile aderenza invariata ad un certo formato standard.


Comunicando diligentemente con la coppia prima del matrimonio e scoprendo il più possibile su di loro e sui loro ospiti, possiamo assicurare che saremo preparati al meglio per ogni opportunità che possa nascere sul momento.


Considerazioni sul reportage

Dopo la cerimonia, c’è una breve finestra di emozioni aperte centrale alla storia del giorno del matrimonio. È tempo di lavorare velocemente, guardando e anticipando la prossima mossa o espressioni dai nostri soggetti e pronti a fare click al momento decisivo.


Una camera monta un obbiettivo con lenti da 70-200 mm, su un treppiede, se necessario, da usare a distanza. L’altra ha uno zoom 28-70mm per mischiarsi con gli ospiti a distanza ravvicinata. Entrambe hanno un massimo di apertura di f/2.8, che è importante in quanto la bassa profondità di campo aiuta a separare il soggetto dallo sfondo particolarmente con un taglio stretto sulla testa e le spalle.


Fotografia di matrimonio - foto sposa che si abbraccia con figlio

Le espressioni sono catturate senza la consapevolezza dei soggetti. Il punto non è tentare di riprendere le persone in fallo o farle sembrare stupide, ma di riflettere l’essenza del giorno del matrimonio. C’è la gioia e la felicità che illumina il volto delle spose quando lei individua un vecchio amico di scuola, le spiritosaggini delle damigelle d’onore, la leggerezza felice della coppia, perché la parte faticosa è finita e I festeggiamenti sono appena cominciati. Di nuovo, si tratta di raccontare la storia del giorno.


E anche di cercare I momenti veramente speciali della giornata, che rendono meravigliose immagini indipendenti per l’album, come la sposa che abbraccia uno sposo. Inutile dirlo, è sempre bene tenere la camera pronta sui soggetti che interagiscono.


Una breve sequenza di scatti funziona bene in gruppo, come quando gli sposi si baciano.


L’errore comune del fotografo amatoriale: la macchina fotografica non è una mitragliatrice

Non si può usare la macchina fotografica come una mitragliatrice appena fuori dalla cerimonia. Se sei un amatore, cerca di controllare la tua macchina fotografica e di essere selettivo con le fotografie che prendi. Fare 50 scatti sperando che ne venga fuori bene uno, a prescindere dal non essere una pratica professionale, non è neppure garanzia di certezza della riuscita neppure un’unica buona immagine. Se hai una camera incollata alla tua faccia per tutto il tempo, non ti renderai conto di quel che ti sta accadendo intorno. Usa la visione periferica, e cerca di mantenere la spontaneità dei momenti.

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